Rete anti tic

É una rete da appendere per l'inserimento di fieno o di frutta come gioco o passatempo. Ideale per paddock, box o rimorchio. Aiuta ad evitare la noia e l'insorgere di vizi comportamentali come tic d'appoggio e ballo dell'orso. La rete è cucita a mano con chiusura sul fondo ed apertura in alto con corda regolabile. L'altezza è di circa 50-60 cm, una volta riempita diventa una sfera; la maglia è di 40 mm, filato di 3 mm o 4 mm. Rete in nylon senza nodo, adatta anche per esterno e resistente ai raggi UV. Le dimensioni possono variare in base alla richiesta.

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Descrizione

É una rete da appendere per l'inserimento di fieno o di frutta come gioco o passatempo.

Ideale per paddock, box o rimorchio.

Aiuta ad evitare la noia e l'insorgere di vizi comportamentali come tic d'appoggio e ballo dell'orso.

La rete è cucita a mano con chiusura sul fondo ed apertura in alto con corda regolabile.

L'altezza è di circa 50-60 cm, una volta riempita diventa una sfera; la maglia è di 40 mm, filato di 3 mm o 4 mm.

Rete in nylon senza nodo, adatta anche per esterno e resistente ai raggi UV. Le dimensioni possono variare in base alla richiesta. 

Dettagli del prodotto
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Scheda tecnica

Size
50-60 cm
Consegna e reso

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  • Retificio artigianale mancinelli

    Il Retificio Mancinelli produce reti da pesca,reti per la caccia ,nasse e reti sportive.

    Transformer theme

    Con sede a San Feliciano di Magione, nella bella cornice del Lago Trasimeno , l’azienda è rinomata in Italia e all’estero per la qualita dei suoi prodotti. L'azienda è stata fondata nel primo dopoguerra e grazie alla consolidata esperienza oggi è in grado di offrire ai propri clienti una vasta tipologia di reti e un servizio accurato e personalizzato.

    Transformer theme

    Siamo un'azienda artigiana, fabbrichiamo reti a mano da quattro generazioni, tramandandoci la stessa passione per questa vera e propria arte.Iniziò la lavorazione delle reti nell’immediato dopoguerra mia bisnonna Orlinda,chiamata da tutti Bettina,che insieme ad altre mogli di pescatori del paese di San Feliciano, in un fondino della sua abitazione, da tutti chiamato “botteghino”, trascorrevano la giornata a cucire reti e tofi (nasse) per i familiari.

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